REALIZZATO  

La filosofia del progetto è rivolta soprattutto a curare il rapporto che deve intercorrere tra l'assemblea ed il/i celebranti o meglio i rapporti spaziali tra presbiterio e navate volendo creare, per quanto possibile, la possibilità di “vedere” anche fisicamente la celebrazione e ciò che avviene nell'area presbiteriale; a questo andava aggiunta la richiesta di spazi ulteriori per permettere ad una popolazione sempre più numerosa di partecipare in toto ai riti liturgici. L'altare stesso, centro logico dell'assemblea, è arretrato e posto sotto il cupolino del presbiterio in modo tale da essere “visto fisicamente” non solo dalle navate ma anche dalle cappelle laterali; è riprogettato (poiché evochi realmente non solo il senso di mensa ma anche quello di sacrificio e al contempo non sia solo un tavolo ma anche un'”ara”) in materiale solido come simbolo sia teologico che architettonico ma secondo forme nuove e armoniche perchè sia dichiarato l'intervento e chiunque in esso riconosca non un falso storico ma un progetto coevo al tempo del restauro . Secondo il medesimo ragionamento è collocato l'ambone, che richiama l'antico significato di salire come luogo della parola che viene annunciata: la forma non si ferma ad uno scarno sostegno di un libro manifestando in tal senso un'incertezza delle forme architettoniche ma piuttosto una tribuna da cui si legge si proclama e si grida l'annuncio più grande. E’ riutilizzato poi il fonte battesimale esistente riplasmato secondo lo stile dei nuovi arredi sacri in progetto: collocato sempre nella navata di sinistra ma a ridosso del muro longitudinale vicino ad esso trova spazio solo il cero paquale cosicché libero da statue ed immagini diverse dall'annuncio che si vuol dare, favorisca la partecipazione comunitaria sia dei bambini che degli adulti e di quanti intendano partecipare al sacramento.

Anno 2006

Opera realizzata con il contributo di:

Conferenza Episcopale Italiana | Fondi 8 x 1000

Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo

Regione Piemonte

Imprese:

Dellarocca Restauri

Enrico Salvatico Restauri