REALIZZATO
Il progetto nasce e si sviluppa seguendo una linea precisa che individua pensieri e spazi architettonici secondo una scaletta definita:
1. la collocazione, il contesto, la città
2. oggetto, spazi, obiettivi, la filosofia progettuale
3. gli spazi, l’icona, il percorso
4. ipotesi di allestimento e tecniche espositive
L’allestimento museografico, o in questo caso la soluzione progettuale cercata per un museo diocesano che è anche rete museale, individua come oggetto dell’esposizione da un lato i beni ed i valori della Confraternita dei SS.Giacomo e Sebastiano ed i valori dell’arte e dell’architettura sacra del territorio afferente alla diocesi e dall’altro le valenze storico-architettoniche del contenitore. Non è pensabile intervenire all’interno di uno spazio se non si è completamente padroni della sua conoscenza, consci che la ragione del progetto è già fissa nella pietra, è da leggere nel monumento, è espressa nella relazione tra le sue parti, diventando l’edificio lo strumento principale dal quale attingere dalla grande biblioteca del passato. Se una delle problematiche del restauro e della conservazione dei beni storico-architettonici risulta la rifunzionalizzazione stessa delle architetture, la destinazione museale è probabilmente la destinazione d'uso e rifunzionalizzazione dei beni storico architettonici finalizzata al loro recupero conservativo più consona e coerente, solo dopo l'eventuale mantenimento della destinazione d'uso originaria che in molti casi come ora non risulta più possibile. Presupposto ovvio ma purtroppo non scontato, occorre che sia disponibile un importante patrimonio storico artistico degno di essere esposto. L'allestimento museale in oggetto rappresenta innanzitutto il raggiungimento di un doppio obiettivo, in primis il soddisfacimento dell'esigenza di conservazione e recupero mediante la condivisione con un'ampia utenza di un patrimonio di opere di importante valore storico artistico, ed altresì l'atto finale del restauro conservativo del complesso edilizio in oggetto, ovvero la concretizzazione della utilizzabilità di un bene come il miglior strumento affinché tale bene sia conservato e mantenuto in efficienza. L'avanzamento dei lavori di recupero architettonico del Complesso S.Giacomo e S.Sebastiano permette la fase successiva in cui si giunge all'individuazione dell'impostazione esecutiva finale dell'allestimento museale. Ovvero fase in cui nel rispetto delle scelte progettuali del restauro conservativo già avviato, è possibile in modo coordinato con le professionalità già coinvolte per giungere con la dovuta precisione esecutiva ad individuare le esatte esigenze funzionali dell'intero complesso: in tal senso le modalità espositive non possono prescindere dalla filosofia del progetto di allestimento museale, che ben si riassume nel titolo ... il frammento ed il tutto... .
L’ipotesi di allestimento intende ricercare con gli strumenti della progettazione stessa ed attraverso le tecniche di allestimento compatibili con il caso specifico l'obiettivo di consegnare all'utenza del museo una visione che attraverso l'evidenziazione dei valori artistici dei singoli elementi rimandi alla loro collocazione storica sia all'interno del contesto generale che locale. Occorrerà pensare ad una percezione che a seconda delle specifiche utenze possa spaziare da una visione emozionale d'insieme fino a giungere alla possibilità di costituire un effettivo strumento di studio mediante l'eventuale accesso guidato a magazzini ed archivi.
Anno 2012
Realizzato con il contributo di:
Diocesi di Cuneo
Regione Piemonte - L. 34/06 sul turismo religioso
Imprese:
PORTARREDI s.n.c.
Con la collaborazione di:
"En Plein Air" photographie
di Sonia Ponzo-CN-
Per accedere all'articolo pubblicato sulla Lettera di Musei di luglio 2012 clicca qui
Per accedere all'articolo pubblicato su La Guida del 2 marzo 2012 clicca qui